Image for Reverse Logistics: sfida e opportunità

La pandemia ha determinato una rapida diffusione dello shopping online, e con esso un notevole aumento dei resi. Ne consegue che la cosiddetta reverse logistics (letteralmente “logistica inversa o di ritorno”) stia assumendo un ruolo strategico.
Con il termine reverse logistics si intende il processo opposto a quello della catena di distribuzione, ovvero l’insieme delle procedure atte a gestire i resi e-commerce e/o il rientro dei prodotti dai punti vendita al produttore.
Spesso gli acquisti online traggono impulso dalla restituzione gratuita. Un’indagine riportata dal Journal of Marketing evidenzia che, in un arco temporale di due anni, i consumatori riducono la spesa del 75-100% sui siti che introducono la restituzione a pagamento, mentre la aumentano dal 158 al 457% laddove venga offerta la restituzione gratuita.
Tuttavia, se la percentuale media dei resi è dell’8-9%, nell’e-commerce si raggiunge anche il 25-40%, per di più con picchi stagionali in periodi di forti acquisti come le feste natalizie.

Pertanto il costo della gestione logistica di un reso è il doppio rispetto a quello della consegna “diretta” dello stesso prodotto dopo l’acquisto online, perché prevede più passaggi e più lavoro. In assenza di un’adeguata ottimizzazione, i costi di reverse logistics possono erodere i margini del commercio elettronico, tanto che il 22% dei retailer con negozi fisici non fa e-commerce, perché teme la complessità di consegne e resi.
L’implementazione della reverse logistics offre anche il vantaggio di ridurre l’impatto ambientale, perché il riutilizzo di materiali nei processi di produzione evita lo sfruttamento di nuove materie prime e richiede un minore utilizzo di energia.
Poiché la logistica di ritorno è un processo composto da due fasi, oltre ai software di analisi della domanda, è possibile applicare la disciplina del “Returns Forecasting”. Quest’ultima sfrutta un meccanismo utilizzato in fisica: si osservano due eventi che avvengono a distanza di tempo l’uno dall’altro e con diverse probabilità, ma collegati tra loro. Una volta impostate le variabili, è possibile calcolare la probabilità di vendita di un prodotto, e la probabilità che quest’ultimo venga restituito dopo un certo numero di giorni.
Le aziende necessitano quindi di soluzioni ad hoc per le procedure di reverse logistics: anche a livello di infrastrutture è auspicabile disporre di un magazzino dedicato per la gestione dei resi.

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