Image for Numeri e tendenze della logistica in Italia

Lo scorso anno in Europa gli investimenti in logistica sono calati del 15% rispetto al 2021.

L’Italia invece prosegue nella direzione opposta, grazie all’incremento costante del 4,5% su base annua.

Dopo aver superato la crisi pandemica, il mercato italiano degli immobili logistici ha sostenuto la crescita nel 2021, e confermato questo trend l’anno seguente, dimostrandosi solido e maturo.

Ciò fa di questo comparto una delle migliori asset class immobiliari (seconda solo agli uffici) e pone il nostro Paese al primo posto per crescita logistica in Europa, con un patrimonio immobiliare di oltre 46 milioni di metri quadrati.

Per il 2023 si prevede una sostanziale stabilità del fatturato, anche grazie all’interesse degli investitori istituzionali esteri.

Inoltre proprietà e sviluppatori hanno cambiato approccio, concentrandosi su interventi di riqualificazione dei brownfield e sull’ampliamento di asset già esistenti, piuttosto che su nuove costruzioni. Questa tendenza riguarda sia i centri storici sia i cosiddetti asset out of town in location secondarie ma strategiche.

Un altro trend riguarda la qualità degli spazi, che oggi devono consentire di far fronte ad eventuali interruzioni degli approvvigionamenti e aumenti dei costi, nonché competere nella velocità di risposta alla domanda.

Infine si assiste allo sviluppo, anche in Italia, delle cosiddette Zone Logistiche Semplificate (ZLS). Già presenti in molti Paesi europei, queste ultime rappresentano un’ottima opportunità di sviluppo economico, tant’è che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono stati stanziati 630 milioni per l’implementazione di questo strumento.

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